Articolo pubblicato il 24/09/2016

SANTO CROCIFISSO

L’ARRIVO DEL SS. CROCIFISSO A BOVISIO – OTTOBRE 1810

Lo storico di Bovisio Masciago, Ildefonso Valota, ha condotto una ricerca che lo ha portato finalmente a scoprire la vera storia del Santo Crocifisso conservato nella chiesa di San Pancrazio, nella navata laterale destra, da sempre venerato dai cittadini con devozione, in particolare nel giorno ad esso dedicato, dell’ultima domenica di settembre.
Una documentazione costituisce una tessera importante, perché é solo attraverso le fonti scritte che si ricostruiscono gli eventi storici e se ne trasmette la memoria.
Le fonti relative alle vicende storiche di questo S. Crocifisso destinato alla chiesa parrocchiale di san Pancrazio in Bovisio sono molto frammentarie e contraddittorie e perlopiù tramandataci oralmente dai nostri avi.
Tra le tante dicerie del tempo si disse che il Crocifisso fu conteso tra gli abitanti di Varedo e quelli di Bovisio a causa della fermata a Varedo del carro trainato dai buoi su cui era collocato il Crocifisso proveniente da Milano ma, come vedremo, la realtà storica è ben documentata e diversa.

 

 


Come il Crocefisso arrivò a Bovisio

Nel periodo napoleonico in Lombardia (1805-1810) vennero soppressi tutti gli Ordini e le Congregazioni religiose (eccetto gli Ospitalieri e le Suore di Carità) e molte chiese furono definitivamente chiuse. Fra queste c’era quella di San Giovanni in Conca, officiata dall’ordine dei padri Carmelitani. L’Amministrazione Generale per la Lombardia inventariò tutti gli arredi di questa chiesa, tra i quali vi era “una croce grande con piedistallo di lastra d’argento con Crocifisso” che nel 1810 fu donata alla chiesa parrocchiale di San Pancrazio da “persona pia”.

Ma…come arrivò a Bovisio?

La risposta ci viene data da questo documento dell’Archivio Storico Diocesano della Curia Arcivescovile di Milano:

“Avviso sacro alla Chiesa parrocchiale di S. Pancrazio in Bovisio. Facendosi nel giorno 26 del corrente ottobre 1810 il trasporto dell’antico miracoloso CROCIFISSO, che veneravasi nella Chiesa di S. Giovanni in Conca di Milano, ora donato alla suddetta Chiesa, verrà solennemente ricevuto alla Croce, che esiste sulla Comasina all’angolo della strada, che mette a Varedo, e con pompa non ordinaria verrà processionalmente tradotto alla Parrocchiale suddetta. Nel giorno 27 alla mattina si farà la solenne BENEDIZIONE del maestoso ricco Altare eretto nella Cappella del Santo Martire Bonifacio. Nel giorno 28 con solenne apparato, con cori di scelta musica verrà il miracoloso CROCIFISSO esposto alla pubblica venerazione”

Un altro documento che viene in nostro aiuto è quello che si trova inciso sulla “Croce della Comasina” di Varedo: questa fu fatta erigere dal parroco di Varedo don Carlo Barnaba nel 1647 a ricordo della peste che infierì nel 1630. Nel 1905 il parroco di Varedo don Ambrogio Longoni, per ricordare il passaggio del Crocifisso da Varedo a Bovisio avvenuto qasi un secolo prima, fece incidere sulla base della colonna della Croce della Comasina questa frase: “A questa Croce, Varedo e Bovisio quasi un cuor solo, all’alba del 14 ottobre 1905, solennemente rinnovarono il primo pietoso omaggio qui da loro reso il 26 ottobre 1810 al Crocifisso venerato in Bovisio”.
Nel 1939, dopo varie sistemazioni, tale croce fu collocata al confine tra Varedo e Bovisio.


La festa di accoglienza del 1810

Le relazioni dei “Cronicon parrocchiali” di quegli anni ci tramandano che ci furono grandiosi festeggiamenti per accogliere il Santo Crocifisso. Venne benedetto l’altare a Lui dedicato, fu celebrata una Messa pontificale celebrata da monsignor Litta, canonico della Metropolitana, e alla presenza del prevosto di Desio don Carlo Giuseppe Terzoli, dei parroci della Pieve e con la processione con una enorme partecipazione di fedeli. Lo zelo del parroco don Giuseppe Maria Brioschi (1769-1812) seppe dare a quelle solennità un tono imponente per la pietà dimostrata e per la grandiosità degli apparati esteriori. I fedeli di Bovisio s’accorsero presto di possedere un inestimabile tesoro; la devozione al Santo Crocifisso ebbe subito uno sviluppo notevole, e ogni anno se ne celebrarono i festeggiamenti con grande solennità.


Festeggiamenti del Crocifisso negli anni

Feste particolarmente solenni in onore del nostro Crocifisso vennero celebrate nel 1938 con la partecipazione alla processione dei reduci della guerra d’Etiopia; nel 1948 alla presenza di mons. Angelo Rodella, già Nunzio Apostolico a Budapest; nel 1955 per il rifacimento della nicchia in mosaico veneziano, opera di Antonio Vago.
Queste date testimoniano l’interessamento dei parroci e della nostra gente per mantenere al Crocifisso una sede decorosa.

A cura di Ildefonso Valota